I legni meticolosamente accatastati e coperti da terra, il fuoco che, di nascosto, “magicamente” crea il carbone, il fumo, importante unica spia di quanto accade.
Ed il carbonaio sempre lì accanto, per controllare, per regolare …
e notte dopo notte ancora lì, con vicino il suo cane fedele “amico”, per attendere che tutto sia definitivamente concluso:
poi, finalmente, si può insaccare quanto prodotto, allora il volto diventa irriconoscibilmente nero, come in simbiosi con il frutto di tanto “sudore”.
(2005)
(Scansioni da stampe su carta baritata Ilford Multigrade)